Il terzo giorno Giuseppe disse loro: “Fate questo e vivrete; io temo Dio!” [Genesi 42:18]

TEMERE DIO

Giuseppe era diventato viceré d’Egitto e durante i sette anni di abbondanza aveva messo da parte il necessario per affrontare i sette anni di carestia. Quando il paese fu nel bisogno, tutti venivano a comprare grano in Egitto da lui.

Un giorno arrivarono anche i suoi fratelli. Egli li riconobbe ma non rivelò loro la sua identità. Li accusò di essere delle spie e li mise in prigione per tre giorni, poi disse loro che li avrebbe tenuti lì mentre uno di loro sarebbe andato a prendere Beniamino, il fratello più giovane che Giuseppe desiderava tanto vedere, e promise di non far loro alcun male. Per rassicurarli gli disse: "Fate questo e vivrete; io temo Dio"! Egli non avrebbe fatto loro del male e non glielo garantì dandogli la propria parola ma dicendogli: "Io temo Dio".

La motivazione più nobile che ci possa essere dietro un buon comportamento è il timore, cioè il rispetto e il desiderio di essere graditi a Dio. Il timore del Signore ci fa essere persone credibili, affidabili agli occhi degli altri e ci fa onorare Dio con il nostro comportamento.