Sabato 3 aprile 2021
Perciò egli cominciò a gridare: “Ah, mio Signore! L’avevo presa in prestito”
[II Re 6:5]
VITA PRESA IN PRESTITO
I discepoli del profeta Eliseo volevano ampliare il luogo dove si riunivano. Per questo si erano recati presso il fiume Giordano per tagliare gli alberi necessari e costruire un luogo più ampio dove potersi riunire. Durante i lavori, il ferro della scure che un discepolo stava usando, si allentò fino a staccarsi dall’asta, cadendo nel fiume. “L’avevo presa in prestito”, disse il discepolo disperato: stava usando un attrezzo che non era suo e l’aveva smarrito. Le acque erano troppo profonde per arrivare a riprenderla.
Un po’ come la nostra vita: l’abbiamo avuta in prestito. Dio ce l’ha affidata e noi, poveri e miseri esseri umani, l’avevamo persa. Ci era sfuggita di mano per cadere nelle acque torbide del peccato e non potevamo riprenderla. Ma il profeta gettò un legno nell’acqua e la lama tornò a galla. Gesù ha gettato il legno della croce nel fiume del nostro peccato e ne ha fatto riaffiorare la nostra vita. Egli ce l’ha restituita nuova, pura, da vivere alla Sua gloria.