Sabato 18 giugno 2022
Noi siamo tribolati in ogni maniera, ma non ridotti all’estremo; perplessi, ma non disperati [II Corinzi 4:8]
LE VIE DELLA PERPLESSITÀ
Tutti quanti siamo raggiunti, prima o poi, dalla perplessità. La sua via principale è l’avversità, quando ci troviamo nella tribolazione senza capirne la causa né gli scopi. Un “perché” si strozza in gola, senza sfociare nella mormorazione, ma pure senza lasciarci nella calma e nella luce.
La perplessità ti coglie quando le cose prendono direzioni imprevedibili. Quando ci sentiamo presi in contropiede dalle situazioni che reputavamo una nostra iniziativa ed invece si ritorcono contro.
La perplessità arriva al cuore quando hai arato, seminato e annaffiato, ma non raccogli. Quando il tempo passa e non vedi realizzarsi le promesse del Signore.
Dinanzi a ciò, essere perplessi non soltanto è possibile: è da mettere in preventivo.
La Scrittura, però, ci ricorda che la perplessità non deve necessariamente costituire l’anticamera della disperazione. Anche quando non riesco a comprendere, mentre “i conti non tornano”, posso continuare a confidare nel Sovrano dell’universo e la perplessità può coesistere con la lode più accorata. Perciò, se stai affrontando giorni di perplessità, non estremizzare le perdite, ma accetta di ricominciare dalle cose che durano e valgono veramente.