Mercoledì 20 luglio 2022
Dopo questo, Giosafat, re di Giuda, si associò con il re d’Israele … per costruire delle navi che andassero a Tarsis [II Cronache 20:35, 36]
ASSOCIAZIONI INDEBITE
Il miraggio dell’oro di Ofir, il più prezioso a quel tempo, spinse Giosafat ad intraprendere una pericolosa avventura. Per raggiungere il suo scopo fu disposto ad associarsi con un re malvagio, andando incontro al biasimo da parte di Dio.
È un’azione che rivela la qualità del carattere della persona. Associarsi con un empio, con una persona dai bassi standard morali e spirituali, ha varie implicazioni. Significa servirsi della collaborazione di persone che non vivono secondo i principi biblici, cosa che equivale a dichiarare la sfiducia in Dio, quasi che non avesse la potenza di farci riuscire in un’impresa.
Quando i mezzi a disposizione si esauriscono, perché fare ricorso a quelli degli empi, e non porre fede nell’intervento soprannaturale del Signore, lasciando a Lui il controllo di ogni cosa? In altri tempi persone integre come Esdra e Neemia non permisero agli empi di collaborare nella ricostruzione del Tempio!
Gli effetti dell’azione di Giosafat furono drammatici: le navi naufragarono, e ciò mise a repentaglio la vita dell’equipaggio che vi navigava.
La lezione è evidente: agiamo sempre cercando ed ottenendo l’approvazione di Dio, così da non andare incontro a nessun tipo di naufragio.