Martedì 4 luglio 2023
Quanto a noi, la nostra cittadinanza è nei cieli [Filippesi 3:20]
CITTADINO DEL CIELO
“La nostra cittadinanza è nei cieli”! Con quale orgoglio l’apostolo Paolo fa questa affermazione! Egli, giustamente, si fregia di questo titolo considerandolo un grandissimo onore e privilegio. La cittadinanza, vale a dire l’appartenenza a una nazione, è oggetto di vanto quanto più essa è prestigiosa. Non esiste nessuna nazionalità più gloriosa di quella del cielo.
“Quanto a noi”, dice l’apostolo Paolo, facendo una netta distinzione tra chi appartiene a una patria terrena, e chi invece possiede la cittadinanza del cielo. La cittadinanza celeste ci eleva a una dignità altissima: ci rende partecipi di leggi più elevate, di diritti più eccelsi, di una dignità più nobile. Per esserne partecipi occorrono i giusti natali: occorre essere nati “di acqua e di spirito”, come spiegò Gesù a Nicodemo. Questa appartenenza non è esclusiva, ma è offerta a tutti coloro che credendo in Gesù, ricevono da Lui grazia e salvezza.
Caro lettore, vuoi anche tu porre la tua anima al sicuro sotto la giurisdizione celeste? Credi in Gesù e diverrai “cittadino del cielo”, partecipe della gloria e della gioia che gli appartiene.