Mercoledì 18 ottobre 2023
Pietro era custodito nella prigione; ma fervide preghiere a Dio erano fatte per lui dalla chiesa [Atti 12:5]
PREGHIERE FERVIDE
Il fervore dovrebbe sempre caratterizzare le nostre preghiere. Se l’etimologia rimanda a ciò che bolle, contenendo il senso di “ardente”, “infiammato”, il testo biblico si spinge oltre, permettendoci di inoltrarci in un itinerario che sfocia nella gloriosa risposta divina.
Giacomo era stato appena giustiziato da Erode, e sicuramente il suo piano prevedeva la morte di Pietro, detenuto in carcere. Questo fatto avrebbe potuto spingere i credenti ad arrendersi di fronte al potere del despota, e le preghiere divenire la semplice richiesta di concedere coraggio all’amato apostolo nelle ultime ore terrene. I credenti, però, si rifiutarono di capitolare e fecero quella che la chiesa di ogni tempo dovrebbe fare: elevare fervide preghiere. La loro divenne un’intensa battaglia spirituale, mossa da cuori che si rifiutavano di cedere alla paura.
La morte di Giacomo non determinava il futuro di Pietro, né l’esito della battaglia o il loro atteggiamento di fronte alle prove. Come allora, ancora oggi la risposta di Dio a preghiere fervide non tarderà ad arrivare, nei tempi e secondo la Sua precisa volontà, giungendo persino a stupire la chiesa.