Gesù l’eroe è diventato il mio salvatore
Pace del Signore a tutti. Mi chiamo Rosa e sono grata al Signore per quello che ha fatto nella mia vita. Sin dalla mia tenera età i miei genitori mi hanno dato una buona educazione. Nella mia famiglia regnava un’atmosfera felice e serena. Insieme a mia madre frequentavo la comunità Evangelica dalla mia città (Matera). Ricordo con gioia che mi piaceva tanto andare frequentare le riunioni di culto e partecipare alle varie attività della Scuola Domenicale. Importanti erano anche i momenti di lettura della Bibbia e di preghiera che con mia madre abitualmente trascorrevamo a casa. Lei mi leggeva storie di Gesù che guariva gli ammalati, sfamava le folle e dava gioia a chi era triste. Tutto questo faceva nascere nel mio piccolo cuore un amore per questo “Gesù eroe”. Un giorno mentre pregavamo, il Signore ci benedisse in modo particolare. ed io, che ero soltanto una bambina, cominciai a “ parlare in altre lingue” come è scritto nell’Evangelo. Il Signore mi battezzò con lo Spirito Santo. Quei momenti preziosi però, li condividevamo all’insaputa di mio padre, il quale non aveva approvato l’idea che mia madre avesse abbracciato la fede evangelica. In quel periodo particolare, il Signore mi dava tanta pace e tanta gioia. Così, crescevo con l’idea che a me non sarebbe capitato niente di male perché avevo il “Gesù eroe” che risolveva tutti i miei problemi. Ma, nella mia adolescenza, nel giro di pochi mesi, venne a mancare mia madre. Tutto crollò all’improvviso. Non riuscivo più a pregare, a cantare e leggere la Bibbia. Mi chiedevo dove fosse il mio “Gesù eroe“ che risolveva tutti i miei problemi. Il tempo passava e io non trovavo nessuna risposta alla mia domanda. Frequentavo sempre la mia comunità, ma con tanta tristezza, anche perché ero arrabbiata e delusa da Dio. Il Signore però non mi aveva abbandonata. Al contrario voleva farsi conoscere per quello che Lui è realmente: il Salvatore del mondo. Infatti, un giorno in chiesa nella predicazione della Parola di Dio, il Signore mi parlò in modo particolare con il versetto che dice: “Venite a me ,voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo” (Matteo 11:28). Quella sera capii che il Signore conosceva la mia condizione e mi amava, ma voleva farsi conoscere da me come il Salvatore della mia anima a prescindere dalle circostanze della vita stessa. Da quel momento in poi ricominciai a leggere la Parola di Dio, che mi fortificava ogni giorno. Le difficoltà non mancarono, come anche i momenti di solitudine, ma il Signore Gesù era sempre pronto a consolarmi. Oggi a distanza di tempo, collaboro nella mia comunità nell’attività della Scuola Domenicale da me tanto amata. Sia lodato il Signore per la Sua pazienza nei miei confronti.
Rosa Manicone