Cercavo fortuna, ma sono stato trovato dalla Parola di Dio

Mi chiamo Nunzio, nato a Matera il 14 agosto 1939, in una famiglia di fede cattolico romana. A casa eravamo in otto, compresi i miei genitori. Mio padre fu assente nella mia prima infanzia a causa della guerra; quando rientrò, vivemmo in condizioni disagiate. Perciò, dopo diversi anni, mio padre, il mio fratello maggiore e io andammo a cercare fortuna a Monaco di Baviera, in Germania. Fu dura: non conoscevamo quel luogo né la lingua tedesca. Mio fratello trovò un piccolo appartamento vicino la ditta presso la quale chiesi di andare a lavorare come manovale, facendo lavori molto pesanti. Nel frattempo conducevo una vita piena di vizi; giocavo a carte, fumavo e qualche volta alzavo il gomito. A un tratto sentii che non stavo bene... Avvertivo forti dolori alla schiena, tanto che fui ricoverato in ospedale. Mi diagnosticarono un male chiamato “morbo di Pott”. Fui costretto in un letto, quasi interamente ingessato. Mio fratello veniva a trovarmi tutti i venerdì; mi portava della carne di cavallo, pensando che mi avrebbe aiutato a rimettermi in sesto, ma questo momento sembrava non arrivare mai. La tristezza e la noia mi assalivano ed ero pieno di insoddisfazione per una vita vuota e priva di significato. Oltretutto ero preoccupato per quello che mi accadeva, anche perché non riuscivo a capire cosa volevano dirmi i medici sulla mia salute. Vedendomi angosciato, un venerdì mio fratello pensò di portarmi un libro; era una Bibbia, me la portò senza che io gli avessi chiesto. Nonostante avessi appena la quinta elementare, sentii il bisogno di leggerla. Pian piano questa lettura divenne quasi come un dialogo con qualcuno che attraverso i versetti della Bibbia riusciva a rispondere a certe domande profonde delle quali non avevo mai parlato a nessuno. Di fronte a questo, dovetti cominciare a ricredermi sull'idea che avevo di Dio, perché iniziavo a sentirlo vicino. La lettura della Bibbia mi appassionava sempre più. In quella lunga degenza ospedaliera, capii che ero di fronte "ad una persona" amorevole e giusta e non di fronte ad una religione. Tale verità, riflessa come in uno specchio in questo Libro meraviglioso, cominciava a convincere il mio cuore di peccato. Nessuno accanto a me - se non lo Spirito Santo - poteva dirmi che avevo finalmente trovato quel senso di una vita piena che stavo cercando. C'erano sicuramente molte cose da rivedere nella mia vita. Con molta semplicità, mi chiesi cosa Dio voleva che facessi personalmente. In Apocalisse 18:4 lessi : ..."Poi udii un'altra voce dal cielo che diceva: uscite da essa, o popolo mio, affinché non siate complici dei suoi peccati e non siate coinvolti nei suoi castighi..." Questo versetto in particolare mi colpì e avevo capito che lo Spirito Santo mi stava parlando personalmente, mostrandomi che ero solamente un religioso. Qualcosa cominciava a cambiare dentro di me, cominciai a pensare a cosa avrei fatto se fossi guarito. Subito dopo dovetti subire un intervento delicato alla colonna vertebrale. Lo affrontai rimettendomi nelle mani del Signore; per grazia sua fui ristabilito completamente, nel corpo e nello spirito, dopo nove mesi passati ingessato in un letto. Uscito dall'ospedale provavo grande gioia quando potevo parlare e condividere la mia esperienza con altri. Sapevo che non ero solo e chiesi al Signore di indicarmi dove e con chi sarei potuto crescere nella fede fino al Suo ritorno. Non conoscevo nessuno, ma sapevo e percepivo chiaramente quella stessa presenza che mi faceva stare bene, cioè lo Spirito Santo. Dovetti fare qualche tentativo fino a quando un passante mi indicò l'ennesimo edificio. All'apparenza non sembrava affatto una chiesa tradizionale. Entrai e mi sentii in pace. Fu li che sentii il messaggio della salvezza in Cristo Gesù e lo accettai come mio personale Signore e Salvatore. Egli è stato il mio consolatore, il mio guaritore fino ad oggi. Trovai anche dei credenti italiani sul mio cammino che mi aiutarono e mi fecero sentire accolto. Iniziai a crescere spiritualmente frequentando le riunioni di culto. E subito cominciai a cogliere le occasioni per parlare di Gesù a chi incontravo. Sono un po’ balbuziente e conosco poco il tedesco, ma questo mi riempiva di così tanta gioia che non mi importava se mi prendevano in giro. Mi rendevo conto che c'era tanto bisogno di annunciare questa buona notizia. Giravo per i capannoni dove alloggiavano i miei colleghi operai, parlando dell'Evangelo a chi volesse ascoltare. Ho avuto la gioia di vederne diventare alcuni fratelli in Cristo. Poi rientrai in Italia con mio padre, mentre mio fratello decise di stabilirsi in Germania. Ritornai a stabilirmi a Matera. Venni a conoscenza dell'Istituto Biblico Italiano, con sede a Roma, e frequentai il corso di studi del primo anno. Inoltre avevo il desiderio di formare una mia famiglia e grazie al Signore incontrai Teresa, una credente. Dopo un breve fidanzamento, ci sposammo e il Signore ci ha benedetto insieme. Abbiamo avuto quattro figli. Abitavamo in una casa molto modesta che avevo acquistato nei Sassi di Matera. Le difficoltà non sono mancate. Questa casa non aveva impianti funzionanti per l'acqua, né per la luce e per il gas. Facevo piccoli lavoretti di ogni genere quando si trovavano, ma non avevo nessuna certezza da offrire alla mia famiglia, se non quella che un giorno alla volta il nostro Signore ci avrebbe provveduto. Ed è stato esattamente così. Il pane non è mai mancato. Ogni giorno il Signore non mancava di sorprenderci avendo cura di noi e, mano a mano, ci ha sovrabbondato. Insieme a mia moglie, lo abbiamo servito nella comunità come monitori della Scuola Domenicale. Sono diventato anziano e posso dire che il Signore è stato buono con me ogni giorno, fino ad oggi. A Lui tutta la gloria!

Nunzio Castello