Riunione del 22/01/22: L'amore di Dio

Passo di riferimento: Gioele 2:12-14

Andremo ad analizzare le parole che il Signore rivolge al Suo popolo, in particolare: "nondimeno, anche adesso".
Questa frase racchiude tutto il senso dell'amore di Dio nei confronti dei Suoi figli.
- "nondimeno", significa "ugualmente", infatti Egli esorta il popolo a ritornare a Lui nonostante il peccato, perché il Suo amore è immutabile, non può cambiare in base alle nostre azioni o alla nostra vicinanza a Lui;
- "anche adesso", in quanto neanche il tempo in cui ti trovi può cambiare l'amore del Signore, neppure il peccato che proprio in questo momento ti sta avvolgendo.
Capiamo bene, dunque, che si tratta di un messaggio di esortazione alla comunione con il Signore, perché questo è il Suo più grande desiderio.

Inoltre, l'amore del Signore si manifesta anche nel fatto che Egli rivolge tali parole a seguito di un particolare evento: il popolo si era sviato, era diventato indifferente alla comunione con Lui, non offriva più offerte e libazioni, dunque aveva subito un giudizio di Dio, cioè le cavallette avevano distrutto il raccolto. Il Signore aveva fatto ciò per togliere al popolo un supporto materiale, affinché potesse rifugiarsi solo in Lui.
A volte, anche noi frequentiamo la chiesa assiduamente, diamo anche la nostra offerta, ma ci dimentichiamo di offrirGli la cosa più importante che abbiamo: il nostro cuore.
E così, quando inizia ad affievolirsi la comunione, iniziano a mutare anche i nostri atteggiamenti ei nostri sentimenti, come la gioia, quella che traspare dalle nostre azioni e che abbiamo anche nelle prove, perché siamo vicini a Lui.
Allora "nondimeno, anche adesso" il Signore ci richiama a Sé. Tuttavia, spesso il tempo passa, le stagioni si susseguono e noi restiamo sempre nello stesso punto, ancora bloccati nel nostro peccato e ancora a disagio davanti alla Parola di Dio... L'invito che il Signore ti rivolge è: "stracciati il cuore, non le vesti" perché "Può darsi che Egli torni e si penta", Egli non vuole che siamo superficiali, dando per scontato il Suo perdono, ma vuole sottolineare che Lui conosce il reale pentimento, perché il nostro cuore è un libro aperto davanti ai Suoi occhi.

Continuando la lettura: "...e lasci dietro di sé una benedizione: un'offerta e una libazione", la più grande benezione che il Signore può dare alla nostra vita è proprio il ravvedimento, la capacità di fare marcia indietro nel mezzo del peccato. Quando facciamo ciò, Egli ci presenta la Sua offerta, ossia il sacrificio di Suo Figlio Gesù, mediante il quale potremo sperimentare la pace della riconciliazione e ritornare a gioire nella comunione con Lui.

A questo punto, il Signore si ricordò di quello che il popolo aveva perso durante la distruzione delle cavallette e fu pronto a restituire e riempire mille volte tanto. Egli vuole fare lo stesso con le parti del tuo cuore divorate dal peccato, ravvediti e ritorna a gioire nel Suo amore!!!

"Mangerete a sazietà
e loderete il nome del SIGNORE, vostro Dio,
che avrà operato per voi meraviglie,
e il mio popolo non sarà mai più coperto di vergogna.
Dopo questo, avverrà che io spargerò il mio Spirito su ogni persona:
i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno,
i vostri vecchi faranno dei sogni,
i vostri giovani avranno delle visioni."

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