Passo di riferimento: 2 Samuele 6:1-15
Al momento della costruzione dell'arca del Signore, Dio aveva dato ogni sorta di istruzione sia riguardo alla sua costruzione sia riguardo al suo trasporto.
Il popolo vi era molto legato perché era il trono di Dio in mezzo a loro.
Davide era da poco stato incoronato re, in quel momento si ferma a riflettere su tutto ciò che era successo nella sua vita e realizzato che era tutto accaduto per un piano del Signore.
Dunque, per rafforzare il concetto che il Signore gli era stato sempre accanto, decide di far spostare l'arca fino a Gerusalemme, perché l'arca doveva continuare ad essere il centro della vita di Israele.
Allo stesso modo, noi dobbiamo imparare a mettere il Signore al centro dei nostri pensieri e della nostra vita, non dobbiamo accontentarci di averLo vicino, ma dobbiamo custodirLo al centro del nostro cuore, perché ogni progetto buono è per grazia di Dio.
Tuttavia, nel trasporto, l'arca inizia a vacillare, Uzza cerca di sorreggerla e muore, perché Dio aveva ordinato che l'arca potesse essere trasportata a meno da soli sacerdoti, dunque certamente non su di un carro.
Davide voleva portare Dio al centro, ma con i suoi progetti e idee, che non erano previsti dalla parola di Dio.
Quante volte ci capita di incastrare Dio nelle nostre convinzioni, dimenticando che “i Suoi pensieri sono più alti dei nostri”, ostacolando la guida del Signore nella nostra vita, privandoci della benedizione che Lui ha in serbo per noi, semplicemente perché siamo spaventati da ciò che il Signore è in grado di fare, esattamente come Davide aveva paura di portare l'arca a Gerusalemme a seguito di quell'episodio.
Finiamo per non essere più allineati con la volontà di Dio e con l'avere paura del nostro futuro.
Continuando la lettura del passo, si evince che la casa di Obed-Edom iniziava ad essere benedetta, la cosa non sfuggì al re Davide, il quale decise di rivalutare i suoi pensieri e infine di trasportare l'arca a Gerusalemme, ma questa volta come previsto dalla parola del Signore.
All'arrivo dell'arca, Davide era pieno di gioia e non poteva fare a meno di danzare con tutte le sue forze davanti all'arca, senza curarsi di ciò che potessero pensare quelli che lo circondavano.
Quando vi è un sano bisogno di Dio e allineamento alla Sua parola, cambiano le nostre prospettive e non si ha paura del giudizio esterno.
Davide era sé stesso davanti a Dio e non poteva trattenersi davanti a Lui, perché ora il Signore era al centro della sua vita.
Lo Spirito Santo ci esorta a non costringere Dio nei nostri pensieri, bensì a costruire i nostri pensieri attorno a Dio. Apparentemente, il risultato potrebbe essere lo stesso, cioè che Dio si trovi ugualmente al centro, ma è l'effetto che sarà diverso, perché ci sarà un'esplosione di gioia e benedizione nella volontà del Signore!!!