Passo di riferimento: Daniele 6:1-5
Daniele era fedele nel suo lavoro, ai suoi doveri, irreprensibile. Il re Dario lo stimava; tant’è che volle renderlo capo degli amministratori e così fu. Gli amministratori iniziarono a nutrire invidia, della gelosia nei suoi confronti.
Cercavano di trovare qualcosa contro di lui per accusarlo ma non riuscirono a trovare nulla.
Quando un giovane, come Daniele, vuole essere irreprensibile, vuole piacere al suo Dio ed è al centro della sua volontà il mondo se ne accorge, c’è qualcosa che lo distingue dagli altri…eppure viene attaccato in questa società così peccaminosa.
Prima non era poi così diverso da oggi. Anche ai tempi di Daniele non era facile. Fu costretto ad adattarsi ad usi e costumi che non erano i suoi, fu allontanato dalla sua patria.
Siamo costretti anche noi come Daniele ad essere strappati dalla nostra famiglia spirituale e catapultati in una società macchiata e peccaminosa. Come figli di Dio siamo umiliati proprio perché abbiamo il favore di Dio, avendo una marcia in più. Ma proprio in questi tempi così difficili dobbiamo rendere testimonianza proprio come fece Daniele che, avendo un spirito straordinario, lottava contro le sue debolezze e camminava davanti al Signore e agli uomini correttamente. Dobbiamo rimanere fermi di fronte a certi attacchi e lottare in preghiera!
I leoni che ci vogliono sbranare fuggiranno perché vedranno il leone dell tribù di Giuda in noi! Dio ti benedica.